Quanto sono diffuse le bevande alcoliche e analcoliche negli Stati Uniti?
Esattamente come avviene in altri Paesi, anche gli Stati Uniti contemplano la vendita e il consumo di bevande alcoliche e analcoliche, ma ciò che differenzia le loro abitudini da quelle usate in altre parti del mondo è sicuramente il modo in cui tali bevande vengono prodotte, preparate e vendute.
Se da una parte è molto frequente vedere gli americani che sorseggiano qualcosa in qualunque momento della giornata all'interno di grandi bicchieri di carta o bottiglie da 2 litri e maxi lattine di diverso tipo, dall'altra parte anche le bevande che sono soliti gustare sono molto diverse da quelle a cui siamo abituati dalle nostre parti.
Per quanto riguarda le bevande analcoliche, le loro scelte cadono fin troppo spesso su bevande gassate o energy drink che, al contrario, devono essere espressamente sugar free (senza zucchero).
In ogni caso, tutte vengono solitamente servite all'interno di grandi bicchieri pieni di ghiaccio - immancabile per gli americani anche con temperature sotto lo zero -, per non parlare del caffè, quello americano non il nostro espresso ovviamente, che viene servito in tazze o bicchieri molto grandi perché allungato fin quasi a farne una vera e propria bibita.
Non solo, il caffè raramente viene bevuto puro così come esce dalla sua macchina in quanto è abitudine frequente aromatizzarlo con diversi altri ingredienti come, ad esempio, vaniglia, panna, caramello, nocciola, cookie...
Per quanto riguarda, invece, le bevande alcoliche, fin dai tempi del famoso proibizionismo, sono soggette a delle limitazioni diverse da stato a stato se non, addirittura, da contea a contea, oltre ad essere tassativamente vietate per i minori di 21 anni.
Negli ultimi anni è stato possibile assistere ad una diminuzione di quelle che erano le bevande alcoliche più apprezzate (birra, sidro, cocktail) in favore di un più vasto consumo di vino e altri alcolici.
Un posto a parte, però, merita la Root Beer che, al contrario di quello che potrebbe suggerire il nome, non è affatto una birra, ma una bevanda completamente analcolica che, eventualmente, può essere corretta con qualche altra componente alcolica.
Cos'è la Root Beer?
Letteralmente Root Beer significa birra di radice e si tratta di una bevanda gassata e dolcificata tipicamente americana - più precisamente, del nord America - preparata utilizzando come ingrediente basilare l'aroma della radice o della corteccia di sassofrasso, una pianta arbustiva tipica dell'America settentrionale.
Se all'inizio della sua produzione presentava una leggerissima gradazione alcolica, quest'ultima scomparve completamente durante gli anni del proibizionismo rendendo la Root Beer un soft drink analcolico da consumare in qualsiasi occasione ad accompagnare sia cibi salati che dolci. Infatti, non era insolito - e non lo è ancora oggi - consumarla con un succulento hamburger o un tipico gelato estivo.
La sua ricetta non è rigida e standardizzata, infatti, se l'ingrediente di base è l'aroma artificiale di sassofrasso, altri ingredienti e aromi che possono essere aggiunti alla sua miscela sono la vaniglia, la liquirizia, la noce moscata, la cannella, l'acacia, i chiodi di garofano, la melassa o il miele.
Tutti ingredienti, com'è facile immaginare, che le conferiscono un sapore particolarmente speziato e dolce che si adatta ad ogni piatto e palato.
Ancora oggi è facile trovare, accanto alla versione analcolica della Root Beer, anche una variante leggermente alcolica e, in entrambi i casi, nel momento in cui viene versata, produce una schiuma densa rinforzata anche grazie all'aggiunta di estratto di yucca.
Inizialmente, al posto dell'aroma artificiale, per produrre la Root Beer veniva utilizzato l'aroma naturale di safrolo (il principio attivo dell'estratto di sassofrasso che sta alla base della ricetta originale) ma, nel 1960, si scoprì che si trattava di una sostanza debolmente cancerogena e, per questo motivo, ne fu bandito l'utilizzo.
Fu allora che i produttori hanno sostituito l'ingrediente naturale con quello artificiale oppure hanno avviato trattamenti in grado di rimuovere dal safrolo l'agente cancerogeno.
Una nota interessante da riportare è sicuramente il fatto che la Root Beer è stata una bevanda molto amata da personaggi famosi molto importanti: ad esempio, i presidenti Benjamin Franklin e George Washington erano fedeli consumatori della small beer - una diretta precorritrice della Root Beer -, mentre il simpatico Snoopy ne è ghiotto e viene spesso disegnato mentre sorseggia deliziato la sua Root Beer da un grande boccale.
Anche se viene prodotta principalmente negli Stati Uniti, nel corso degli anni la Root Beer è diventata molto conosciuta e consumata - nella versione originale o utilizzando aromi diversi dalla versione statunitense - anche nel Regno Unito, in Thailandia e nelle Filippine.
In Europa e, soprattutto, in Italia è ancora poco conosciuta ed è possibile reperirla solo all'interno di e-commmerce specializzati nella vendita di prodotti provenienti d'oltreoceano. E noi di Jerry America siamo qui proprio per questo!
Chi l'ha assaggiata conferma che il suo sapore non ha nulla a che fare con la birra, ma, anzi, alcuni affermano che ricorda il sapore dell'orzata, mentre altri dicono quello della coca cola.
Insomma, sicuramente la Root Beer è una bevanda che merita di essere assaggiata almeno una volta nella vita per apprezzarne il gusto e il caratteristico sapore delle bevande statunitensi.
Qual è la storia della Root Beer?
La Root Beer fece il suo primo ingresso nel panorama delle bevande americane nell'800, quando il dentista Charles Hires, astemio, la portò all'esposizione internazionale dell'indipendenza di Filadelfia con il nome di Root Tea (tè di radice).
Ma, per riuscire a vendere più facilmente la sua bevanda nell'ambiente dei minatori della Pennsylvania, le cambiò il nome in Root Beer cavalcando anche la popolarità che le versioni analcoliche della birra riscuotevano nel periodo del proibizionismo.
Agli inizi del '900 alcune catene di ristorazione ben ramificate, inizialmente, sulla costa ovest degli Stati Uniti inserirono a pieno titolo la Root Beer tra le bevande comprese nei loro menù e l'accoppiata con gli hamburger divenne un must sia per fronteggiare il proibizionismo che per rilassarsi in un rilassante e divertente drive-in.
I 5 marchi di Root Beer più famosi negli USA
- Barq’s
- A&W (con la versione originale, diet e soda)
- Virgil’s Root Beer (nella versione zero sugar, soda alla ciliegia senza zucchero e altre ancora)
- Stewart’s Root Beer
- Mug Root Beer